Da sempre le zanzare sono ben più che un semplice fastidio estivo o notturno, sono infatti portatrici di malattie infettive per l’uomo, a volte letali, come purtroppo si apprende sempre di più negli ultimi mesi dalle notizie quotidiane.
Ma non solo le zanzare sono responsabili di infezioni; è notizia di questi giorni il diffondersi del virus Toscana che prende il nome dalla regione in cui è stato isolato all’inizio degli anni ’70.
E’ un trasmesso da flebotomi (pappataci) ed associato a casi di meningite e di meningoencefalite nell'uomo, soprattutto nei mesi estivi.
I pappataci sono insetti simili a zanzare di piccole dimensioni, hanno un volo silenzioso e le loro punture sono particolarmente fastidiose ed irritanti.
Le larve non si sviluppano come per le zanzare in presenza di acqua, ma in luoghi asciutti, umidi e bui (sotto cumuli di foglie, detriti vegetali o letame).
Che cosa è la febbre West Nile
E una malattia provocata dal virus West Nile (WNV) appartenente alla famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome).
Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Nella prima metà degli anni novanta, la malattia da virus del Nilo occidentale si verificava solo sporadicamente ed era considerata un rischio minore per l'uomo.
Tuttavia nel 1994 scoppiò un focolaio epidemico in Algeria che si caratterizzò per numerosi casi di encefalite. A distanza di 2 anni, nel 1996 si verificò una nuova grande epidemia in Romania, dopo aver fatto la sua comparsa in Europa in anni più recenti il virus è apparso anche negli Stati Uniti d’America e il WNV è ormai diffuso a livello mondiale.
I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.
Ovviamente tutti i fattori che favoriscono la proliferazione delle zanzare, come ad esempio le piogge abbondanti, le irrigazioni dei terreni agricoli o condizioni climatiche con temperature alte, determinano l'aumento dei contagi.
La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona e quindi non possiamo infettarci se stiamo a contatto con un malato che ha questa infezione.
Incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche più lungo soprattutto nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario, che risultano poi essere i soggetti più colpiti.
Molte persone infette non mostrano alcun sintomo e comunque fra i casi sintomatici, circa il 20% ha sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei, sintomi che possono durare pochi giorni e variare seconda dell’età della persona e che difficilmente si distinguono da una normale virosi.
Nei bambini è più frequente una febbre non molto alta, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente più alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma, solo in casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
In linea generale quindi la prognosi è favorevole e sono di solito i soggetti anziani o comunque soggetti già defedati da altre malattie che possono presentare complicazioni neurologiche come meningiti o encefaliti.
I soggetti che presentano un sistema immunitario adeguato sono in grado di superare bene la malattia.
Diagnosi e terapia
La diagnosi viene effettuata attraverso test di laboratorio su sangue e, dove indicato, su liquido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi che possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un’infezione pregressa.
Non esistono terapie specifiche per questa infezione virale, così come per altre influenze virali, ma solo terapie sintomatiche e di sostegno dello stato generale.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.
Prevenzione
Per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
· usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
· usando delle zanzariere alle finestre
· svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante
· cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
· tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
Le amministrazioni pubbliche, ma anche i semplici cittadini, dovrebbero programmare delle azioni mirate di disinfestazione di zanzare o interventi larvicidi, soprattutto nel corso dei mesi primaverili, per cercare di ridurre il numero di esemplari in circolazione.
Terapia omeopatica:
Può essere un valido aiuto sia in prevenzione che nel trattamento delle punture di insetti:
(api, vespe, zanzare, ecc..)
IL Ledum Palustre è probabilmente il rimedio omeopatico contro le zanzare più noto e utilizzato(Rhododendron tomentosum), detto anche rosmarino selvatico.
Per un effetto mirato contro le zanzare si consiglia di utilizzare il Ledum Palustre in granuli da sciogliere in bocca, ma esistono anche prodotti fitoterapici, ad esempio spray, da spruzzare al bisogno per proteggersi dagli insetti oppure la tintura madre che si può utilizzare come soluzione per uso esterno al bisogno.
Questo rimedio rende l'odore del sudore umano sgradevole alle zanzare che dunque si allontanano. Per aver un maggior successo bisognerebbe utilizzare il rimedio un po’ di tempo prima rispetto al momento in cui si desidera proteggersi dalle punture, quindi in tarda primavera e non in piena estate.
Anche APIS MELLIFICA è un rimedio omeopatico molto utile per le punture d'insetto, soprattutto nei casi di ponfi caldi, dal colore roseo, con sensazione locale di aghi o spilli e che migliorano con l'applicazione di qualcosa di freddo sulla pelle.
Sono indicati inoltre altri rimedi omeopatici sintomatici per la febbre, la cefalea, dolori muscolare , diarrea ecc, in caso di virosi.
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L'olio di Neem arriva a noi dalla medicina ayurvedica e viene estratto dall'albero Azadirachta Indica che si trova in India e Birmania. Le sue proprietà sono antibatteriche e antisettiche fino a quelle antiparassitarie, viene infatti utilizzato per la produzione di collari antipulci per i cani, ma può essere utilizzato anche sulla nostra pelle per allontanare le zanzare.
Inoltre si possono far crescere piante aromatiche sui balconi per tenere lontane le zanzare ma anche per condire i nostri alimenti. La menta, la citronella, il rosmarino, il basilico e la lavanda sono solo alcune tra le principali piante che hanno proprietà repellenti.
Con l’arrivo del prossimo autunno e con le temperature meno calde ci si augura che le zanzare possano per questo anno andare a riposo, ma purtroppo saranno pronte a far ritorno il prossimo anno e con loro queste infezioni.
L’unica arma a disposizione è quindi la prevenzione e cercare di condurre uno stile di vita il più salutare possibile per avere un Sistema immunitario sempre pronto nei confronti di tutte le patologie.
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