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PICCOLI, FASTIDIOSI, OSPITI INDESIDERATI: GLI OSSIURI


Parliamo di quei piccoli vermetti di colore bianco (Enterobius vermicularis), che danno una infestazione intestinale che colpisce soprattutto i bambini in età pre-scolare e scolare ma spesso anche adulti.

Il “vermetto” in questione ha sede abitualmente nel tratto di intestino tra il colon e l’ano; raggiunge la maturità nel tratto intestinale in 2-6 settimane, la femmina produce circa 10.000 uova e nelle ore notturne migra verso l’orifizio anale, deposita le uova e muore.

I movimenti del “vermetto” femmina e la sostanza gelatinosa viscosa in cui deposita le uova causano prurito perianale. Le larve che nascono dalla schiusa delle uova, possono risalire fino al colon, oppure per effetto dello sfregamento, scatenato dal prurito, possono passare alle mani e alla bocca (il succhiarsi il pollice è un fattore di rischio).

Ingerite raggiungono l’intestino, alla cui parete si attaccano, chiudendo così il ciclo in 4-6 settimane.

L’infestazione avviene solitamente per trasferimento delle uova del parassita, dalla regione anale a oggetti circostanti (vestiti, lenzuola, coperte, giocattoli, sedile del Water); la resistenza delle uova nell’ambiente esterno e la loro capacità di rimanere vitali può durare sino a 3 settimane, gli ossiuri sopravvivono a lungo a basse temperature ma non tollerano le alte temperature.

SINTOMI:

La maggior parte delle persone infestate possono inizialmente non presentare sintomi, ma alcuni accusano un intenso prurito, che peggiora di notte; è avvertito nella zona perianale, a volte molto intenso da provocare un insostenibile grattamento, che può provocare lesioni cutanee, con possibilità anche di sovra-infezioni batteriche.

Spesso sono anche presenti disturbi intestinali vari, ma aspecifici: dolori addominali ricorrenti, produzione di gas (meteorismo), diarrea, tosse secca stizzosa, agitazione che si può manifestare con bruxismo notturno (digrignare i denti mentre si dorme).

Nelle bambine le larve possono raggiungere la vagina e annidarsi tra le piccole e le grandi labbra provocando, oltre al prurito, anche una secrezione biancastra.

DIAGNOSI:

In caso di sospetta infestazione da Ossiuri è bene eseguire un esame delle regione perianale per la ricerca di vermi, uova o entrambi. Le femmine degli Ossiuri hanno una lunghezza di circa 10 mm (i maschi sono più piccoli, circa 3 mm) e si presentano come piccoli filamenti mobili biancastri e a volte è possibile ritrovarli sia sulle feci del bambino o sulla biancheria intima.

E’ utile ispezionare la regione perianale dopo che il bimbo è andato a letto (circa 1-2 ore dopo) o al mattino con l’esame dello “scotch test”. Le uova vanno ricercate prima che il bambino si alzi, toccando le pieghe perianali con una striscia di nastro adesivo e dopo applicato su di un vetrino, portato al laboratorio per poter essere esaminato al microscopio.

E’ un esame di laboratorio semplice, ma le uova non sempre si trovano con il primo test, è sempre meglio ripetere tale procedura per più giorni (da 3 a 5 mattine successive) per essere più sicuri di trovare il “vermetto” o le uova.

TERAPIA

L’infestazione da Ossiuri solo raramente è veramente dannosa e le re-infestazione è frequente, il trattamento sarebbe indicato solo per le infezioni sintomatiche.

Il farmaco utilizzato più frequentemente è il Mebendazolo (dose appropriata al peso e all’età del bambino), in grado di eliminare i parassiti nella loro forma vitale ma non le uova. Spesso per questo motivo è necessario somministrare 2 dosi a distanza di 15 giorni, per eliminare i vermi nati dalle uova rimaste.

Ma nonostante il trattamento adeguato è possibile il ripetersi della infestazione sia perché le uova vitali possono essere eliminate fino ad 1 settimana dopo la terapia sia, a volte per ulteriore contagio che avviene in famiglia, scuola ecc.

Per questo motivo è importante osservare scrupolosamente le misure di PREVENZIONE:

-lavarsi le mani con acqua calda e sapone dopo essere andati in bagno, dopo avere cambiato il pannolino e prima di toccare il cibo,

-vestiario, lenzuola, asciugamani ed indumenti devono essere lavati ad alte temperature (60°C)

-lavare accuratamente i servizi igienici, sanitari, stoviglie e giocattoli utilizzati dai bambini

-le persone che sono infette devono fare la doccia ogni mattina per rimuovere le uova sulla pelle.

-tenere le unghie corte e pulite (durante il grattamento alcune uova potrebbero restare attaccate sotto le unghie).

RIMEDI NATURALI PER I PARASSITI

I rimedi naturali per i parassiti riguardano soprattutto l’alimentazione, è consigliabile avere una particolare cura di ciò che mangiamo.

I cibi più adatti a contrastare la presenza di parassiti sono soprattutto l’aglio e la cipolla, utilizzati proprio come veri medicinali, sia a livello alimentare che frullati in piccole quantità e applicati a livello locale, mescolandoli ad una crema per uso topico.

Alcuni alimenti facilitano un più veloce transito intestinale e quindi una più facile eliminazione di parassiti con le feci: prugne, cachi, albicocche, uva o fichi.

A questo proposito è sempre buona norma che, dopo l’assunzione di un farmaco “vermifugo”, venga somministrato un lassativo, in modo da eliminare tutti e più velocemente i parassiti che sono stati trattati.

Anche con la terapia omeopatica si possono ottenere ottimi risultati, utilizzandola da sola o in modo complementare alla terapia chimica, si riduce così il rischio di recidive di infestazione e può essere utile per attenuare i sintomi fastidiosi concomitanti.

E’ importante fare riferimento al proprio medico-pediatra di riferimento, meglio se omeopata.

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