
Secondo il nuovo report del “National Center on Addiction and Substance Abuse” statunitense, decine di migliaia di lattanti e bambini in età pre-scolare sono esposti accidentalmente ad avvelenamenti e intossicazioni dovuti a farmaci, sigarette elettroniche, tabacco, alcol ed altre sostanze lasciate incustodite o a portata di mano dei più piccoli.
Solo nel 2016 i diversi centri antiveleno sparsi sul territorio americano avrebbero totalizzato 30.250 segnalazioni di bambini fino a 5 anni con conseguenze dovute ad ingestione o contatto con sostanze di varia natura, molte associate a prodotti e oggetti di piacere di genitori e adulti, es. sigarette elettroniche.
Si tratta di un problema in crescita stando ai dati del Centro: le chiamate relative alle sigarette elettroniche sono aumentate del 1.400% in soli 3 anni, con la metà che coinvolge bambini sotto i 5 anni;
il numero di bambini esposti all’alcol è aumentato ogni anno con 1 chiamata su 4 relativa a bambini di 5 anni o più piccoli;
le chiamate per bambini esposti a marijuana sono aumentate del 148% in un periodo di 8 anni; i casi di esposizione ad oppioidi sono aumentati del 93% ogni anno: bambini esposti ad oppioidi come l’ossicodone e benzodiazepine (tra cui il più comune è lo Xanax).
Aumentano i casi, ma sembra aumentare anche il livello di gravità delle conseguenze di queste esposizioni accidentali. Proprio l’ingestione di oppioidi nei bambini può portare a crisi epilettiche, coma, fino addirittura a morte.
“I bambini sono particolarmente vulnerabili perché il loro cervello è in fase di sviluppo, la loro personalità e la psiche si stanno integrando ed evolvendo” dice Harshal Kirane direttore dei servizi di dipendenza dello Staten Island University Hospital di New York. “L’esposizione a sostanze di questo tipo potrebbe avere effetti inaspettati che abbiamo appena cominciato a comprendere”.
Ma anche in Italia ogni anno sono decine di migliaia i casi di ingestione accidentale di sostanze tossiche per uso domestico che riguardano i bambini, soprattutto i più piccoli che cominciano a gattonare o a camminare da soli e che esplorano la casa, portandosi alla bocca tutto ciò che trovano e le occasioni per mettere in bocca qualcosa di pericoloso non mancano.
I genitori o comunque gli adulti, sono poco attenti a non lasciare incustoditi farmaci, tabacco, sigarette elettroniche o sostanze;
alla disattenzione dei genitori, si unisce il packaging di questi prodotti che risulta spesso molto “appealing” per i più piccoli: dai colori vivaci e i gusti caramellosi e fruttati delle sigarette elettroniche, alle bottiglie di alcol che assomigliano a quelle dei succhi di frutta.
La Nicotina inalata, ingerita o posta a diretto contatto con la pelle, piò essere particolarmente pericolosa per la salute dei bambini.
Questa sostanza è rapidamente assorbita attraverso cute, alveoli e le mucose della bocca, del faringe e del tratto gastrointestinale.
Nel bambino di età inferiore ad 1 anno, l’ingestione di 1 mg può già dare sintomi di intossicazione acuta.
E’ importante riconoscere i sintomi di avvelenamento, soprattutto se il bimbo è molto piccolo e non è in grado di parlare:
-problemi neurologici: convulsioni, delirio, sonnolenza, andatura barcollante e mancanza di coordinazione motoria;
-problemi intestinali: vomito, diarrea, forte mal di pancia;
-problemi respiratori: tosse insistente, difficoltà respiratoria o respiro debole;
-emorragie: sangue dal naso, ecchimosi, sangue nelle feci o feci nere;
-problemi alla pelle e alla mucosa della bocca: alcune sostanze chimiche possono provocare bruciore, arrossamento o vere e proprie ulcere alla pelle del viso o alla mucosa della bocca.
I sintomi possono essere più o meno evidenti e/o manifestarsi tutti insieme o singolarmente.
Per qualsiasi tipo di avvelenamento, anche se soltanto sospetto, è buona norma rivolgersi ad un “Centro antiveleno”, in Italia ce ne sono diversi, in varie regioni e sono attivi 24 ore su 24, avendo a disposizione specialisti con una enorme competenza in materia.
Allo stesso tempo genitori ed adulti hanno la responsabilità di proteggere i più piccoli: conservando farmaci ed altre sostanze pericolose lontano dalla loro portata, limitando la presenza in casa di questi stessi prodotti, dando per primi il buono esempio: non usando tabacco, sigarette elettroniche o altro per evitare tra l’altro una esposizione passiva che può avere comunque effetti molto negativi.
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